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Ogni estate la Royal Society apre le porte del suo edificio storico nel centro di Londra e accoglie migliaia di visitatori interessati agli ultimi progressi della scienza e della tecnica in Gran Bretagna. Nell'edizione 2024, la Royal Society Summer Exhibition ha dato spazio a una proposta dell'immunologa Francesca Di Rosa, Visiting Scientist presso il Francis Crick Institute di Londra e Dirigente di Ricerca CNR presso il CNR-IBPM a Roma.
"Vaccination, a time machine" è il titolo della mostra che Francesca Di Rosa ha curato in collaborazione con il Prof. Adrian Hayday (Francis Crick Institute e King's College London). Il Francis Crick Institute era Istituzione Leader della mostra, mentre il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), il King's College London (KCL), e il Centre of the Cell, Queen Mary University of London (CotC) Istituzioni Partner.
Secondo i curatori della mostra, la vaccinazione può essere considerata come una macchina del tempo, poiché accelera i tempi di reazione del sistema immunitario, proiettando la persona vaccinata verso un futuro di salute e benessere oltre l'ostacolo dell'esposizione al contagio. Si può anche immaginare di viaggiare indietro nel tempo fino all'inizio del 1700, all'epoca in cui le epidemie di vaiolo erano comuni e la variolizzazione fu introdotta a Londra. Fu questa pratica prima, e il moderno vaccino contro il vaiolo alcuni anni dopo, a proiettare l'umanità verso il futuro.
Per suscitare curiosità e interesse nei visitatori, Francesca ha scelto un approccio multidisciplinare, come lei stessa racconta nell'articolo pubblicato su Nature Review Immunology intitolato "Using art and history to communicate immunology to a broad audience". In questo articolo, Francesca elabora la formula delle "5C", e propone che essa possa rappresentare un quadro di riferimento per progetti di comunicazione scientifica. Le 5C sono Concetto, Collaborazione, Coerenza, Conversazione e Continuità.
Il Concetto è l'idea alla base del progetto di comunicazione. Il principio ispiratore della mostra alla Royal Society era quello di mantenere centrale il contenuto scientifico, e di scegliere, per meglio catturare l’attenzione del pubblico, diverse modalità espositive, quali danza, scultura, video scientifici, interazione diretta tra pubblico e ricercatori, giochi, documenti storici, etc. La Collaborazione è una sorta di sfida rivolta a esperti in diversi campi, a cui viene richiesto di realizzare insieme il progetto, impegnandosi in una collaborazione interdisciplinare che necessita di ascolto e flessibilità. Per mantenere Coerenza, è importante che il contenuto scientifico sia forte e chiaro, e che ciò che viene trasmesso attraverso diverse modalità comunicative sia sempre pertinente a tale contenuto. La Conversazione consiste in uno scambio bidirezionale tra i visitatori della mostra e i membri del team presenti in sala, ovvero ricercatori in diverse fasi della loro carriera e di età diverse, pronti a interagire con il pubblico. La Continuità è un'eredità. Un progetto ben accolto dal pubblico lascerà una traccia duratura, ad esempio, stimolerà commenti e scambi sui social media. In linea con questa idea, la mostra alla Royal Society era accompagnata da un podcast.
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